Deepashram – “Dimora di luce” Progetto di fisioterapia a New Delhi
Ft.: Elena Ierardi e Andrea Salvischiani
AISPO Associazione Italiana per la Solidarietà tra i Popoli
Presentazione dell’ONG
AISPO – Associazione Italiana per la Solidarietà tra i Popoli, è un’Organizzazione Non Governativa (ONG) costituita su iniziativa di operatori della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano per promuovere interventi di cooperazione in Paesi in Via di Sviluppo (PVS). Riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, e con progetti finanziati tra l’altro da Unione Europea, Echo, WHO. AISPO realizza progetti di cooperazione sanitaria ed attività di formazione nell’ambito della Cooperazione Internazionale.
Essendo strettamente integrata con la rete del San Raffaele, può contare sul coinvolgimento di personale sanitario di alto livello e sul volontariato di numerosi studenti universitari e neolaureati (in Italia ma anche con la loro partecipazione diretta nei progetti nei PVS).
Contesto dell’intervento:
L’India è un paese che unisce aspetti di profonda arretratezza culturale, sociale ed economica (soprattutto nelle zone rurali) ad aspetti profondamente moderni. La modernità dell’India è anche fortemente riscontrabile nei media (stampa, televisione…) e nel mondo della comunicazione in generale.
Quadro settoriale sulle disabilità: l’India è un Paese dove fortissimi sono i problemi ed i contrasti nell’ambito socio-sanitario. Accanto a strutture pubbliche spesso totalmente inadeguate vi sono infatti moltissime strutture private il cui accesso – a pagamento – è aperto solo ad una ristretta fascia della popolazione. In particolare sono pochissime le strutture in grado di fornire adeguati trattamenti riabilitativi in quanto questi prevedono trattamenti lunghi e con personale e strutture altamente specializzate. Il costo sociale delle disabilità è tra i più alti rispetto a tutte le altre patologie presenti.
Si stima che il numero di disabili in India si aggiri intorno ai 90 milioni con circa 10 milioni di portatori di handicap motorio.
Il sistema sanitario indiano riesce a soddisfare soltanto il 5% dell’effettiva richiesta di trattamento per soggetti portatori di handicap.
AISPO opera in India nell’ambito delle disabilità dal 1997. Con l’ospedale San Raffaele e grazie ad un finanziamento del Ministero Affari Esteri Italiano prima e di altri soggetti in un secondo tempo (Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano) ha dato vita a New Delhi all’unico centro spinale dell’India denominato “ISIC – Indian Spinal Injuries Centre”. Questa è diventata negli ultimi anni la “sede operativa” per realizzare attività che vanno sempre più all’interno delle problematiche sociali.
Poiché in India esistono profonde differenze culturali nell’approccio al fenomeno delle disabilità rispetto al modello europeo, è fondamentale poter contare su professionisti indiani che rendano efficaci le azioni proposte, adeguandole alla cultura locale.
Come precedentemente accennato, AISPO è in contatto da diverso tempo con altre strutture in India. Utilizzando come “sede operativa” l’ISIC, l’Associazione negli ultimi anni ha iniziato una collaborazione con un centro dei Missionari della Carità dell’Ordine di Madre Teresa di Calcutta avente sede a Gurgaon, città situata a ventitrè chilometri da Delhi.
Interventi del progetto:
La struttura sulla quale si è intervenuti è chiamata “Deepashram”, che significa “Dimora di Luce”, ed è una casa di accoglienza per bambini e ragazzi abbandonati e portatori di varie forme di handicap. Si trova a circa venti chilometri a sud dell’aeroporto internazionale di New Delhi, vi abitano e lavorano i Missionari della Carità Contemplativi del distretto di Gurgaon (nello Stato di Haryana, a sud-ovest di Delhi), e vi sono ospitati circa settanta ragazzi disabili e orfani.
Il personale che si prende cura del servizio riabilitativo e delle attività ricreative comprende oggi due fisioterapisti, un maestro e numerosi “social workers” indiani.
Le attività principalmente svolte sono la fisioterapia (“full time”, 8 ore al giorno), ed attività ricreativo-didattiche (“part time”, solo al mattino).
Fisioterapia:
La maggior parte dei ragazzi è affetta da paralisi cerebrali infantili, esiti di poliomielite o di traumi cranici e ritardi mentali di diversa entità. Le sindromi maggiormente trattate sono: tetraparesi e paraparesi spastiche, emisindromi, e monoplegie.
L`eta` dei ragazzi va dalla fanciullezza (5-12 anni), all’adolescenza, fino ad alcuni casi dell’età adulta (oltre i 25 anni).
Il trattamento è improntato sull’attività ludica al fine di ottenere un recupero funzionale o di mantenere stabile il quadro clinico e prevenire dei danni secondari, migliorando la qualità della vita dei pazienti attraverso il movimento.
Area adibita alla fisioterapia:
La palestra di riabilitazione è stata inaugurata all’inizio del 2006, voluta e realizzata dai Missionari con la collaborazione di AISPO e di fisioterapisti volontari italiani.
La palestra è una struttura semplice ospitata in una stanza di dimensioni di 5 X 10 m circa, ricavata da uno dei locali preesistenti all’interno di Deepashram.
Quest’area è stata attrezzata con materiale riabilitativo acquistato da AISPO grazie ai finanziamenti ricevuti o attraverso donazioni private.
Subito dopo aver conseguito la nostra laurea ci siamo recate in India come volontarie, per un periodo di sei mesi. Al nostro arrivo a Gurgaon, nel dicembre 2006, ci siamo dovute rapportare alla difficile realtà indiana e, dopo un breve periodo di osservazione abbiamo pianificato il nostro intervento nella casa di accoglienza per i ragazzi.
E’ così nata la collaborazione professionale con il fisioterapista indiano di Deepashram, già assunto a tempo pieno nell’ambito del progetto.
E’ risultato subito evidente che i trattamenti svolti non erano personalizzati e quindi risultavano poco efficaci.
Abbiamo perciò ritenuto necessario effettuare un’appropriata valutazione fisioterapica di tutti i ragazzi, al fine di pianificare un trattamento mirato ad ogni singola esigenza.
Le difficoltà iniziali erano dettate non solo dal diverso approccio lavorativo, ma anche dalla mancata manutenzione della struttura riabilitativa e degli attrezzi.
La palestra quindi, seppur inaugurata da appena un anno, presentava numerose infiltrazioni di umidità, crepe e scrostamenti dei muri e attrezzature riabilitative in parte danneggiate.
Abbiamo sentito la necessità di proporre un intervento di ristrutturazione del servizio riabilitativo ai Padri di Deepashram al fine di migliorare le condizioni di lavoro. Grazie innanzi tutto alle concessioni dei Missionari, ai finanziamenti di AISPO e a donazioni di privati abbiamo così ristrutturato la piccola palestra ed i locali ad essa adiacenti (utilizzati per le attività ricreative e didattiche) ed installato un impianto di ventilazione/aspirazione dell’aria nel locale adibito alla riabilitazione.
Grazie inoltre a una raccolta di fondi privati c’è stato possibile acquistare nuove attrezzature (materassini gommosi, cuscini anatomici; deambulatori e canadesi; un pallone di Bobath; goniometri per articolazioni; riparazione dello standing e barre parallele).
Su indicazione di AISPO e dei Missionari sono in seguito stati assunti due fisioterapisti indiani che – garantendo una presenza costante presso la struttura – potessero portare avanti il nostro lavoro, al fine di incrementare e migliorare il servizio riabilitativo.
A causa del forte impatto emotivo e della difficoltà di lavorare con bambini disabili in questo contesto, la scelta dell’assunzione part-time è stata obbligata al fine di ridurre il carico di lavoro e di responsabilità ed evitare fenomeni di burn-out.
Entrare in contatto con la difficile realtà indiana ci ha sicuramente arricchite professionalmente, ma soprattutto umanamente; siamo convinte che il nostro piccolo contributo sarà portato avanti dal personale locale e dai volontari italiani che si recheranno in futuro a Deepashram.