"Gara Boulai, eastern Cameroon, 16 April 2015: Children at the transit camp in Gara Boulai. Their families have come to register as refugees. Many have already spent several months in Cameroon staying in the bush or with host families, but now need assistance. Credit: OCHA/Ivo Brandau"

La mia esperienza in Camerun

La mia esperienza in Camerun

Ft.: Disirie Leone

 

Proprio l’anno passato (2003) sono stata chiamata da una mia collega già presente laggiù da un anno per dare una mano al centro Bethliem.
Il centro Bethliem è stato fondato da padre Danilo Fenaroli (PIME) nel piccolo villaggio di Mouda, nelle vicinanze di Maroua, nel nord del Camerun.
Si tratta di un centro di accoglienza e riabilitazione, costituito come fondazione, che opera in favore di persone con disabilità fisica e psichica e che accoglie bambini orfani, disabili e vedove; realizza corsi di formazione ed attività professionali quali artigianato, falegnameria, saldatura e gestisce una piccola fattoria, tutto questo in collaborazione con associazioni religiose ( PIME e sodc) e ong di diversi paesi.

L’esperienza è stata straordinaria, un po’ perchè i collaboratori ed i promotori del centro sono un gruppo di persone molto eterogeneo, per ideali, lavoro, incarichi, ideologie e lingua e un po’ per i bambini.
Io mi occupavo della riabilitazione dei bimbi con PCI, che erano moltissimi e più nei villaggi si diffondeva la voce dell’esistenza di un centro di “guaritori” bianchi, più i bimbi aumentavano.
La maggior parte delle paralisi è da esiti di malaria; i bimbi piu restenti (quelli che non muoiono), dopo il coma si svegliano con tetra-paraparesi, sindromi atassiche, atetoidi….per non parlare delle malattie virali….ma la cosa che più contraddistingueva i bimbi di Mouda era il SORRISO, sempre presente anche nei momenti più difficili. E’ stato un piacere lavorare e giocare con loro.
Nel centro c’era anche la possibilità di fare ergoterapia, psicomotricità ed ippoterapia, tutto in una struttura che aveva le fattezze di un piccolo villaggio.
Come fisioterapista ho ricevuto delle forte emozioni quando ho visto i primi progressi dei bimbi, ma ho avuto anche i miei momenti difficili quando ho dovuto prendere scelte senza poter chiedere la consulenza di nessuno; come persona ho ricevuto tanto da tutti.
Auguro a tutti di poter fare un’esperienza come questa, perchè ti cambia modo di pensare, di relazionarci agli altri, di accettare la vita e soprattutto di vivere……….a me Mouda manca molto!

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